mercoledì 2 maggio 2012

Biocarburanti dalle alghe

I confini dei biocarburanti sono abbastanza estesi. Avevate sentito parlare dei biocarburanti prodotti dalle alghe? Si tratta di capire quale sia la tecnologia migliore.



Il tema è abbastanza controverso e ci si affretta a trovare la tecnologia che trasformi le alghe in un biocombustibile utilizzabile e sostenibile.

Innanziatutto le alghe assorbono CO2 e quindi permettono il doppio vantaggio di "consumare" anidride carbonica ed avere un combustibile pulito allo stesso tempo. Già oggi esistono impianti di produzione di alghe collegati a centrali a combustibili fossibili che in questo modo abbattono la CO2 prodotta.

Allo stesso tempo sia piccoli soggetti che grandi colossi si stanno lanciando nella ricerca di soluzioni "industrializzabili" di produzione e di estrazione di olii, biodiesel e biometano. Qualche esempio: la spagnola Aqualia sta sperimentando la produzione di alghe per bocarburanti dalle acque reflue mentre la nostrana T.M. di Modena sta sperimentando soluzioni per produrre biodiesel.
Proprio ad Alicante, in Spagna, la Enalg ha già un impianto attivo nella produzione di olii dalle alghe e sottoprodotti vari raffinabili in comustibili per automobili o aerei. Allo stesso tempo la società offre la possibilità di ridurre le emissioni di CO2 da parte di altre società attraverso la CO2 negativa, o meglio "mangiata", grazie alle proprie alghe.

Vari studi di settore prevedono per il 2030 una quota del 25% di biocarburanti sul totale.
Complici il caro-petrolio e la continua ricerca di alternative industrilizzabili, economiche ed ecologiche al petrolio in esaurimento. Chiave di tutto sarà il settore dell'aviazione civile e militare.



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