mercoledì 20 novembre 2013

BladeGlider, l'auto triangolare targata Nissan

Un'auto davvero futuristica quella che verrà presentata da Nissan al prossimo salone di Tokyo.

Nissan si allontana dal concept classico e marca stretto anche nel territorio già esplorato dalle casa automobilistiche più famose, cioè quello delle auto tanto innovative quanto ecologiche.

BladeGlider sarà un'auto che imiterà un gabbiano ed avrà un taglio ed un profilo studiato per essere aerodinamico quanto serve.

Con un'apertura degli sportelli ad ala di gabbiano e un' ergonomia vicina alla Formula 1, la nuova auto di casa Nissan presenta la sua principale novità nei motori posizionati all'interno delle ruote posteriori ed alimentati con batterie al litio.
Ancora poco e, proprio come nei film degli anni 80, le nuove auto domineranno finalemente il pianeta ... Proprio quelle dei film ...
Forse con appena qualche anno di ritardo!



martedì 19 novembre 2013

Un ponte spettacolare come il nastro di Mobius

Non poteva che essere in Cina questo nuovo progetto direi più che futuristico.
Conoscete il nastro di Mobius? Eccone un esempio in ... cemento e ferro!

Un nuovo ponte che sarà costruito nella città di Changsha e proposto dallo studio modernista olandese Next Architects.
Il progetto ha vinto un premio all'interno del piano di promozione dello sviluppo dell'intera zona, uno sviluppo pianificato nella piena eco-sostenibilità.

Il ponte ricorda anche un tipico nastro decorativo locale e riuscirà a collegare diversi percorsi a diverse distanze ed altezze fra le due sponde del fiume oltre a costituire un'importante fonte di illuminazione per l'intera zona e promuovere lo sviluppo urbanistico di tutta la città.
Neppure i ponti saranno più quelli di una volta!


lunedì 18 novembre 2013

Scegliere un'altra vita



Quali sono attualmente i paesi dai quali la gente se ne va, si allontana per sempre o talvolta scappa?

Quelli da cui si fugge sono paesi che, per una ragione o per l’altra, sono stati incapaci di trattenere i propri cittadini offrendo loro presupposti di vita accettabili. L’Italia, oggi più che mai, ha messo nella condizione i propri giovani di andarsene per cercare lavoro all’estero. Il Bel Paese non è più tanto apprezzato ed il suo popolo sta sempre più diventando migrante.

Prendendo a prestito una parte del post di NonSoloImpresa che parla proprio della migrazione dei nostri ragazzi italiani facendone una sorta di identikit e affermando che sono “in larghissima parte giovani dai 20 ai 40 anni e, sorpresa delle sorprese, soprattutto dalle regioni del Nord, Lombardia e Veneto in primis, seguiti in rapida successione dalle regioni del Centro-Sud i cui abitanti sono forse più radicati sul territorio. Esattamente come cento anni fa. Si lascia un occupazione precaria, un lavoro sottopagato, a tempo, inidoneo a quello per cui si è studiato o che si sa fare bene“.

Ma ovviamente non solo l’Italia perde la propria gente, sono al contrario molti gli Stati che non danno più alla popolazione una speranza di vita serena e felice. La verità è che da tempi immemori i popoli hanno migrato liberamente alla ricerca di zone più idonee alla sopravvivenza, e questo è all’origine del popolamento dei continenti. E’ ormai appurato che l’uomo ha avuto origine nel continente africano ed in seguito, fino ad oggi, si è spostato verso tutte le zone del pianeta popolando il mondo intero.

Oggi si migra per vari motivi, per cercare lavoro, a causa di guerre, di cataclismi o, più semplicemente, per trovare un luogo più piacevole in cui vivere. Nella totalità, le persone che migrano, volontariamente o forzatamente, sono al momento circa 215 milioni in tutto il mondo. Questa cifra potrebbe sembrare bassa se paragonata ai circa 7 miliardi di individui che costituiscono la popolazione mondiale ma, poiché i migranti tendono a spostarsi verso un numero relativamente basso di destinazioni, essi rappresentano una percentuale piuttosto elevata della popolazione di ogni singolo paese ricevente.

Possiamo affermare che buona parte dei flussi migratori che traggono la loro origine da paesi in via di sviluppo non si dirige verso i ricchi paesi industrializzati del nord del mondo, ma verso altri paesi in via di sviluppo o tutt’al più verso paesi di recente industrializzazione. E’ qui che si riscontrano le maggiori tensioni.
Utilizzando il termine “nord” per indicare il mondo industrializzato ed il termine “sud” per riferirsi al mondo in via di sviluppo, si può affermare che un terzo dei migranti nel mondo si sposta dal nord al nord, un altro terzo dal sud a sud e il terzo rimanente dal sud al nord. Il flusso di popolazioni africane ed asiatiche, iniziato negli ultimi decenni del 20° secolo, che preme verso i paesi europei, così come in direzione dell’America del Nord e del’Australia, è tuttora presente ed anzi in aumento. La ragione principale di questa migrazione è la ricerca di lavoro.

Un altro flusso molto attivo è quello alimentato da conflitti civili e religiosi verificatisi nel nord Africa, che sta portando migliaia di persone a migrare verso l’Europa. Inoltre, é sempre presente e non dà segnali di diminuzione la migrazione proveniente dalle nazioni più povere dell’Est Europa (zona dell’ex Blocco Sovietico) verso quelle più sviluppate dell’Ovest Europeo.
Abbiamo voluto estrapolare dall’e-book “Eden trova il Tuo Paradiso Terrestre”, la mappa mondiale dei fenomeni migratori. Grazie ad essa è possibile comprendere quali siano oggi i paesi dai quali la gente, per qualche motivo non pienamente soddisfatta, se ne va.
 
Un fatto molto curioso è che, contrariamente a quanto si pensa, i luoghi da cui si tende maggiormente ad andarsene, sono le isole, proprio quelle isole che nell’immaginario collettivo vengono considerate veri e propri paradisi. Sono molti gli Stati insulari nei quali una percentuali più alta del 40% della popolazione decide di emigrare.

Roberto Stanziani

autore di “Eden trova il Tuo Paradiso Terrestre

martedì 12 novembre 2013

Arriva Solingo: il primo ciclomotore ad energia solare ... made in Italy!

Ecco Solingo: il primo ciclomotore ad energia solare completamente made in Italy!

Alla Eicma di Milano viene presentato il prototipo della giovane start-up bolognese Wayel del nuovissimo ciclomotore alimentato ad energia solare grazie a pannelli fotovoltaici: 115 km di autonomia per una velocità massima di 35 Km/h.

Un consumo davvero bassissimo: meno di 50 centesimi per 100 Km.

Solingo è frutto di una intensa collaborazione con l'Università di Bologna ed è stato ideato e creato dall'azienda del gruppo green "Termal" specializzato nella climatizzazione.

Una collaborazione che ha dato i suoi frutti e porterà lavoro soprattutto in Italia: la produzione sarà completamente all'ombra delle "Due Torri" e occuperà per ora una cinquantina di dipendenti nella periferia bolognese.

Quando la ricerca, l'innovazione, la tecnologia e l'inventiva italiana funzionano più che bene!

lunedì 11 novembre 2013

Arriva il Tram senza fili: addio all'antiestetica ragnatela!

Addio alle antiestetiche ragnatele disseminate nelle città che hanno una rete tramviaria!

Le nuove reti saranno senza fili e con avanzati sistemi di ricarica e recupero di energia.
Per questo si muovono tutte le principali compagnie costruttrici di veicoli su rotaia (Alstom e Bombardier in primis) in accordo con le varie municipalità appaltatrici.

Alstom dispone di un veicolo in grado di viaggiare autonomamente per lunghi tratti sprovvisti di rete aerea utilizzando sia una ricarica rapida delle batterie (quando invece la rete c'è) sia l'ormai diffuso sistema di recupero dell'energia dalla frenata.
Bombardier invece pensa all'induzione elettromagnetica in grado di eliminare completamente i tratti con alimentazione aerea. I veicoli con sistema "Primove" si ricaricano velocemente durante le soste piuttosto che al capolinea utilizzando batterie ad alta capacità e molto meno pesanti di quelle tradizionali (con la conseguenza diretta di utilizzare meno energia).
Che il Tram del futuro non utilizzi più antiestetici sistemi di alimentazione è ormai sicuro. Come è ormai sicuro che sarà sempre più gradevole da vedere, leggero, capace, modulare, sicuro, veloce, urbano ed extraurbano e che punterà, assieme ai sistemi metropolitani ad alta capacità e frequenza e senza pilota a rendere le città un luogo facilmente collegabile, a qualunque ora del giorno e della notte, con indubbio risparmio di energia ed inquinamento ed a grande vantaggio della vivibilità e della qualità della vita degli abitanti del futuro.


lunedì 4 novembre 2013

Imparare a conoscere

Gli uomini che desiderano conoscere il mondo devono imparare a conoscerlo nei particolari ...

Eraclito


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