lunedì 8 ottobre 2012

Inventiamoci un lavoro: i mestieri di una volta

Perchè pensare a chissà quale lavoro quando i nostri nonni ci avevano già pensato?
Perchè rimanere inoccupati per troppo tempo o fare un lavoro odiato quando esistono vecchi ma appossionanti mestieri?
Chi ha detto che soltanto l'hi-tech è il futuro?

Ebbene si. Non avrei mai pensato che nel 2012 c'è chi si cimenta in corsi di cucito e ricamo per poter fare, anche a domicilio, piccoli lavoretti su commissione. Eppure tantissime ragazze, ma anche qualche ragazzo qua e là si è reinventato sarto a domicilio.

E perchè non cimentarsi nell'artigianato di un tempo? Cornici, candelabri ma anche oggettistica e decoupage. Pochi investimenti, possibilità di lavorare anche a domicilio, canali di vendita online sempre più in voga.

Ed ancora: chi ha detto che i giovani non vogliono sporcarsi le mani? Mi è capitato di conoscere laureati che non hanno avuto nessun problema a vendemmiare o a cimentarsi nella campagna delle cipolle e dei pomodori per poter arrotondare in tempi di magra.
Per quanto mi riguarda la vendemmia ha sempre esercitato su di me un fascino particolare. Chi ha detto che il lavoro della terra è soltanto stancante? Ci si riconcilia con la natura, si socializza e magari si gustano anche prodotti genuini con gli amici.
Sempre più studenti ma anche persone che hanno già un lavoro pensano a ricorrere alla "terra" come fonte di guadagno magari secondario, aiutando il vicino piuttosto che il nonno o lo zio che ha sempre vissuto in campagna.

E vogliamo ricordare le "bancarelle" del mercatino della nostra città? Quanti di noi vorrebbero cimentarsi con gli amici nella vendita del sabato e della domenica? Spesso ottenere la licenza è più facile di quanto pensiamo.
Provare per credere.


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