mercoledì 19 giugno 2013

Decreto del "Fare": misure sufficienti?

Sabato 15 Giugno: riunione fiume del Consiglio dei Ministri durata oltre 6 ore.
Varato il cosiddetto Decreto del Fare.
"Tante misure che servono a rilanciare l'economia. (...) E' un provvedimento completo." Queste le parole del premier Enrico Letta al margine della conferenza stampa post-decreto.
Sarà davvero così? Si tratta di misure sufficienti?
Vediamole nel dettaglio.

80 articoli che dovrebbero indirizzare l'Italia sul lungo cammino della crescita. Un primo passo ovviamente e non è assolutamente finita qua.
Capiamo soltanto i più importanti:

Infrastrutture

Arrivano 3 miliardi per opere immediatamente cantierabili. Si tratta principalmente di interventi volti al miglioramento dell'infrastruttura ferroviaria, di ponti, viadotti e strade e dell'edilizia scolastica. Opere per cui si stima un indotto di circa 30000 nuovi posti di lavoro.
Tali opere richiederanno risorse per circa 1,5 miliardi mentre il resto del budget verrà destinato  a grandi opere tra cui l'ampliamento dell'infrastruttura metropolitana delle tre grandi metropoli (Milano, Roma, Napoli), l'autostrada Ragusa-Catania e la ferrovia tra Piemonte e Valle d'Aosta.

Tasse

Eliminato il pignoramento della prima casa non di lusso ed unico bene del debitore.
Aumentate le rate da 72 a 120 per il pagamento dei debiti con il fisco. Rafforzato il beneficio della rateizzazione verso Equitalia.
Riviste ed abbassate le tasse sulle imbarcazioni: non pagheranno più nulla i possessori di scafi fino a 14 metri di lunghezza. Si punta con questa misura a rilanciare il settore della nautica fortemente in crisi.

Istruzione

Oltre ai fondi per gli interventi di ristrutturazione delle scuole (circa 100 milioni), via libera all'assunzione di nuovi docenti e ricercatori: previste circa 1500 assunzioni di ricercatori e 1500 di docenti nel biennio 2014-2015.
Previsti fondi per la ricerca in campo industriale, della start-up innovative e per i progetti con forte innovazione sociale da parte di giovani con meno di 30 anni.
Creato un fondo per la mobilità allo studio per i giovani neo-diplomati particolarmente meritevoli che scelgono di studiare in una regione diversa da quella di residenza.

Imprese

Via libera al prestito (fondo di 5 miliardi della Cassa Depositi e Prestiti) con tasso al 2,7% per l'acquisto di nuovi macchinari industriali.
Rifinanziamento del fondo centrale di garanzia per la concessione di nuovo credito alle imprese e rifinanziamento dei contratti di sviluppo per il finanziamento di una serie di grandi progetti di investimento già avviati.

Risparmi sulle bollette e wi-fi per tutti

Riduzione delle bollette per l'energia per circa 550 milioni di euro grazie ad alcuni interventi di risparmio ed ottimizzazione delle risorse.
Possibilità di accedere ad internet tramite wi-fi gratuitamente e senza identificazione dell'utente negli spazi pubblici ove previsto.

Burocrazia ed uffici pubblici

L'obiettivo è quello di portare a zero burocrazia il rapporto tra cittadini ed enti pubblici. Via libera all'eliminazione di certificazioni inutili, alla carta di identità, tessera sanitaria e codice fiscale elettronici, al "domicilio elettronico" con casella di posta dedicata al rapporto con la PA, DURC esteso a 180 giorni, indennizi per le lungaggini amministrative a scopo di risarcimento del cittadino (misura sperimentale).

Immigrazione e Giustizia

Impegno alla correzione degli errori al fine dell'ottenimento più rapido della cittadinanza per i nati in Italia: è questo l'impegno assunto dal ministro Kyenge. Una piccola anticipazione dello "Ius Soli".
Sul fronte giustizia sono previsti vari interventi volti principlamente ad avere un milione di pendenze in meno nel giro di cinque anni. Ripristinata a tale scopo la mediazione civile obbligatoria. Il mediatore civile cercherà di trovare un accordo fra le parti evitando ove possibile inutili e lunghe cause civili.

Ho toccato rapidamente i punti principali, talora semplificandoli al massimo.
Voi cosa ne pensate?
Sicuramente si tratta di un buon punto di partenza.
A mio avviso però è ancora troppo poco. Ci si aspetta misure incisive nel campo dell'occupazione giovanile e non, una maggiore attenzione sui temi civili ed una reale e forte attenzione nel campo dello sviluppo di imprese e di accesso al credito.

Il cammino è lungo, ma almeno è stato "timidamente" intrapreso.









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