martedì 21 agosto 2012

Starbucks in Italia?

Quando si va all'estero moltissimi, italiani compresi, pensano subito al mattino (ma anche al pomeriggio) a trovare lo Starbucks più vicino: il posto ideale per rilassarsi al PC, leggendo un libro, sbirciando la guida turistica, o chiacchierando con il compagno di viaggio sorseggiando un caffè lungo. Ok non sarà il nostro espresso. Ma tutto sommato è buono, magari accompagnato da una fetta di torta che anche all'estero non sono male. E in Italia? Perchè Starbucks non è ancora "sbarcato"?


 Molti sono della stessa opinione: Starbucks non è arrivato in Italia per il timore di essere sbaragliato subito dalla folta presenza di bar nel nostro paese, bar che fanno caffè e cappuccini tutto il giorno e magari con il "gusto" degli italiani.
Sarà proprio così?

Non sono daccordissimo. Starbuck non è solo un luogo dove gustare il caffè, ma rappresenta un punto di aggregazione dove fermarsi e bazzicare nel relax. Socializzare o magari anche sognare, progettare.

Magari nel mio caso sarebbe il luogo ideale dove scrivere.

Eppure in Italia nei numerosissimi bar spesso il rito del caffè dura davvero pochi minuti. Non ci si ferma al tavolo con il PC e spesso si va di fretta scambiando giusto qualche parola con il barista.

Ma siamo proprio sicuri invece che lo stile "Starbucks" in Italia non funzionerebbe? Un luogo dove rilassarsi anche a lungo non sarebbe apprezzato?

Beh, pensiamoci un pò. Non è detto che debba poi avere proprio il marchio Starbucks. Ma un locale del genere, con lo stesso stile, una caffetteria un pò stile newyorkese, non è cosa diffusissima nel nostro paese. Ma, secondo me, funzionerebbe.





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