giovedì 2 giugno 2011

L'agricoltura: seguendo le stagioni - il ritmo di un tempo .... passato, presente o futuro?

Vorrei iniziare con un link:
Fare impresa: agevolazioni per i giovani agricoltori

Artisti, scrittori, intellettuali hanno sempre visto il lavoro della terra, la campagna, il contatto forte e continuo con la natura un'indiscutibile via d'uscita dalle brutture del mondo, un affascinante via di fuga, un eventuale sogno da realizzare. Basta leggere i classici di letteratura per trovare conferma di quanto la terra abbia sempre avuto un fascino travolgente per i più "sensibili".
Io stesso, qualche volta, ho pensato per qualche attimo di condurre vita di campagna!

Eppure l'agricoltura una volta era l'unica forma di sostentamento economico per la popolazione. Poi soppiantata dall'industria, è diventato un settore secondario. Ancora oggi però c'è chi ne fa un business. Dopotutto, come pensiamo di poter mangiare frutta fresca, verdura, carne di qualità e non soltanto senza qualcuno che si dedichi ancora come un tempo, magari con un pò di tecnologia in più, a curare la terra ed a chiederne i frutti?
Ed ancora, oltre all'agricoltura in sè, oggi sono sempre più forti alcuni settori ad essa fortemente legati, come gli agriturismi, piuttosto che tutta la meccanica agricola, fortissima ed estremamente redditizia in alcune zone del nord Italia.

Qualche numero in Italia (Fonte: ISTAT - Diffuso il 14 febbraio 2011)

"Nel 2008 sono 1,6 milioni le aziende agricole italiane appartenenti all’universo di riferimento UE. Esse occupano 1,2 milioni di unità di lavoro (ULA), di cui 178 mila unità di lavoro dipendenti, con una produzione di 40,8 miliardi di euro ed un valore aggiunto di 23 miliardi di euro, valutati ai prezzi base.
Rispetto al 2007, il numero di aziende è aumentato dello 0,4 per cento, la produzione del 2,2 per cento ed il valore aggiunto dello 0,9 per cento, mentre l’occupazione fa registrare un calo del 2,2 per cento.

Il 72,9 per cento delle aziende agricole è caratterizzato dalla presenza di meno di un’unità di lavoro, il 97,1 per cento è costituito da aziende individuali e il 98 per cento è a conduzione diretta. L’8,5 per cento delle aziende produce esclusivamente per l’autoconsumo, mentre il peso delle unità produttive multifunzionali appare significativo in termini di numerosità (10,6 per cento), ULA (17,8 per cento), produzione (25 per cento) e valore aggiunto (24,9 per cento).


Nel 2008, le aziende agricole hanno realizzato in media circa 25 mila euro di prodotto (di cui il 91,8 per cento commercializzato), con un aumento dell’1,8 per cento rispetto al 2007. Il risultato lordo di gestione (RLG) è di circa 13 mila euro per impresa e risulta in diminuzione del 3,8 per cento rispetto all’anno precedente
."

Qualcosa forse che dobbiamo valorizzare, pensando anche a tutti i settori ad essa annessi (come detto prima, turismo, enogastronomia, meccanica agricola).

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