venerdì 16 novembre 2012

Inventiamoci un lavoro: scrivere eBook

Scrivere eBook potrebbe essere un mestiere futuro più che diffuso e dalle potenzialità probabilmente inespresse data la lenta diffusione dei libri elettronici in Italia.
Ma la chiave del successo è sempre la stessa: scrivere contenuti di qualità e che ben si adattano all'esigenza di avere un formato di tipo elettronico.

Ma quanto è facile scrivere e pubblicare un e-book rispetto ai libri tradizionali?

Il primo passo sta ovviamente nella vera e propria stesura dell'eBook. Solitamente è sconsigliato scrivere "romanzi" in questo formato mentre grande successo viene riscosso dalla saggistica, economia, tecnologia e più in generale dagli argomenti di stampo più tecnico.
Anche la formazione, intesa come possibilità di acquisire nozioni pratiche od anche teoriche su determinati settori, riscuote un discreto successo nell'editoria elettronica. Di grande interesse quelli relativi al marketing.

Scritto il nostro libro, con contenuti di qualità e di spendibilità sul mercato on-line si arriva al primo passo volto alla pubblicazione del libro: la formattazione.
Per definizione l'ebook è un libro che può essere letto su particolari hardware, appunto gli e-reader ed attraverso particolari software.
I documenti elettronici che spesso troviamo in rete, solitamente in formato .pdf tecnicamente non sono eBook o quanto meno sono eBook convertiti in formato stampabile. L'e-book infatti dovrebbe essere riprodotto e letto in condizioni simil-libro cartaceo attraverso il tipico e-reader che ci permette anche una lettura a tutti gli effetti come un normale libro. L'unica differenza (unita a maggiori vantaggi) sta nel fatto che anzichè avere in mano un libro di carta abbiamo il lettore multimediale.

Dopo il passo della formattazione è consigliabile ottenere un codice ISBN per l'identificazione univoca della nostra "opera".

Successivamente si passa alla pubblicazione.
Esistono tuttavia dei particolari "editori" che si occupano anche dei passaggi di sopra, magari ad un prezzo un pò più alto.
Ci si può quindi affidare ad un editore che si occuperà, previa commissione (di solito dal 30% al 70% del prezzo di vendita), di formattare, pubblicare, distribuire e pubblicizzare il nostro eBook.
Tale soluzione è senz'altro più semplice per gli e-writer alle prime armi. Si rinuncia ad una buona fetta di potenziali guadagni ma ci si occupa unicamente della redazione dei contenuti.
Si può invece fare tutto da soli ed affidarsi a piattaforme di distribuzione del nostro e-book come ad esempio Amazoon. Quest'ultima è a mio avviso un ottima scelta che permette anche discreti guadagni se si è stati bravi a scrivere un testo interessante per il mercato.
Non dimentichiamo gli adempimenti fiscali che sono obbligatori se il nostro business "ingrana" come è auspicabile.

Ed ora passiamo al capitolo più interessante: guadagni.
Ce ne sono? Alti, bassi, medi, nulli? Si può vivere scrivendo e-book?
La risposta è positiva, ma la strada non è facile e ci vuole impegno e soprattutto (sono un pò ripetitivo) qualità!

Ma seppure non lo si vuol fare come mestiere principale prendiamo il caso di un potenziale e-book che ci ha "rubato" nella sua redazione circa un mese e che ha venduto, ahimè, soltanto 500 copie.
Quanto ci guadagnamo in lordo?
Considerato un prezzo di circa 10€ per e-book ed ipotizzando le commissioni del distributore pari al 30% del prezzo otteniamo un guadagno di 7€ x 500 = 3.500 €.
Sottraiamo a queste le tasse e potremo facilmente arrivare a circa 2.000 €. Non proprio malaccio, ma si può fare molto di più ...

E se invece vendessimo 3000, 4000, 5000 copie? Allora il gioco si fa più interessante ed a quel punto forse varrà davvero la candela ...
Provare per credere.



1 commento:

  1. Il futuro è già là. La volgarizzazione dell'uso della firma digitale in numero di campi della vita insegue di tutto uno ciascuno ne è la prova evidente

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