giovedì 28 luglio 2016

Come si diventa infermiere

Torniamo a parlare delle professioni sanitarie. Oggi parliamo di come diventare infermieri descrivendo in breve questa "delicata" figura professionale che deve senza ombra di dubbio essere mossa da una grande passione per un lavoro che mette a contatto ogni giorno con tantissime persone di età, sesso e condizione sociale e culturale diversa.

Innanzitutto come si diventa infermiere?
Il percorso odierno è pittosto lineare: a differenza del passato dove era necessario previo diploma seguire una serie di corsi abilitanti, oggi è presente il corso di laurea in Scienze Infermieristiche della durata triennale ( presso la facoltà di Medicina e Chirurgia) che permette dopo un tirocinio abilitante di svolgere la professione di infermiere sia presso strutture pubbliche (tramite concorso) che private.

L'infermiere di oggi è quindi un laureato abilitato e specializzato in discipline abbastanza vicine alle Scienze mediche. L'infermiere inoltre possiede molto spesso abilità pratiche che gli permettono di assistere i pazienti anche in situazione delicate e di coadiuvare i medici in manovre spesso difficili o in condizioni di urgenza.

L'infermiere oltre a competenze di base sempre più spinte deve possedere determinate abilità pratiche e coltivare di pari passo l'aspetto umano legato alla relazione con il paziente: è chiamato infatti assieme al resto del personale sanitario a mettere a proprio agio i malati, a confortarli in condizioni di difficoltà e ad aiutare a risolvere i problemi in modo sereno e collaborativo.
Insomma la figura è davvero polivalente sotto più punti di vista: un pò medico, un pò chirurgo ed un pò psicologo...

Il lavoro di sicuro non manca non soltanto in Italia ma anche all'estero dove la carenza di questa figura è praticamente diffuso un pò in tutta Europa e non solo. Moltissimi sono gli infermieri che hanno deciso di trasferirsi all'estero coltivando un percorso che ha portato guadagni davvero impressionanti se confrontati con i colleghi italiani che comunque non se la passano poi così male.

Insomma le professioni sanitarie rappresentano sempre più una garanzia di lavoro e, quando mosse da passione e determinazione, un sicuro successo di vita.

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