mercoledì 26 settembre 2012

Conti deposito ed obbligazioni: consigli per il risparmiatore

Certo oggi c'è chi questi problemi proprio non se li pone.
Semmai si pone il problema di sbarcare il lunario o semmai di non avere il conto scoperto.
Ma c'è anche chi, per sua fortuna, sta facendo due conti alla luce delle nuove mosse della Bce e del futuro andamento dei tassi e dell'economia.
Cosa potrebbe succedere a breve per i risparmiatori? Quali le mosse più convenienti?

Bisogna capire come si muove la liquidità.
Quando le banche ne hanno bisogno per poter ottemperare alla propria attività, come è successo negli ultimi periodo, allora si assisterà ad una consistente rialzo delle offerte per il risparmio, soprattutto con il prodotto dei conti deposito, talvolta molto utilizzato dalle banche per la raccolta di liquidità nel medio periodo.

I conti deposito, garantiti dal Fondo di Tutela dei Depositi, offrono ancora oggi ottimi rendimenti a rischi praticamente nulli.
Ma cosa succede quando la liquidità circolante aumenta soprattutto con l'intervento delle banche centrali?
Arriva il momento che le banche saranno meno interessate alla raccolta di liquidità. L'andamento dell'Euribor inoltre è un utile strumento per valutare "che tempo fa" sugli scambi interbancari e la facilità con cui le banche si prestano denaro.

E' presumibile che visti i nuovi risvolti finanziari e le mosse della Bce, le banche avranno sempre meno bisogno di liquidità con conseguente abbassamento dei tassi di interesse sugli strumenti di risparmio offerti.

Quali strumenti abbastanza sicuri possono coinvolgere il risparmiatore poco incline agli spietati mercati finanziari?
Ecco che le obbligazioni non possono mancare nel portafoglio del piccolo-medio risparmiatore.

Le obbligazioni sono titoli di credito con cui, chi le emette (stato, aziende) chiede un prestito in cambio di un tasso di interesse sul capitale prestato.
A scadenza è garantito il rimborso del capitale investito, mentre durante il periodo del prestito sarà stata pagata una cedola al creditore.

Le obbligazioni hanno un prezzo variabile sul mercato, mentre per chi attende la scadenza del titolo il prezzo non ha senso in quanto viene restituito il capitale prestato.
Per chi invece non vuole attendere la scadenza c'è la possibilità di rivendere il titolo ad un prezzo più alto di quello acquistato, a seconda dell'andamento del mercato in quel momento.
Per capire l'andamento del prezzo di un obbligazione si può immaginare che solitamente questo è destinato a salire quando i tassi di interesse ufficiali di abbassano.
Ciò è dovuto al fatto che con tassi bassi le obbligazioni diventano più interessanti dei nuovi titoli emessi, ragion per cui il loro prezzo salirà. Viceversa per tassi in salita: il tal caso il prezzo dell'obbligazione è destinato a scendere.

L'obbligazione offrirà un tasso tanto maggiore quanto più rischiosa è la situazione economica del'emittente.
Le agenzie di rating valutano propria l'affidabilità di chi emette questi titoli. Più affidabile è l'emittente, più basso sarà l'interesse offerto proprio in virtù della "certezza" di restituzione del capitale e del basso rischio che il risparmiatore si assume.
Meno affidabile è l'emittente, più alto è il rischio per il risparmiatore che presta denaro, più alti saranno i tassi di remunerazione del titolo di credito. 

Insomma per i pochi fortunati che hanno denaro a disposizione le occasioni davvero non mancano.


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