No. Amara realtà.
Soltanto nel 2012 l'emigrazione, quella che ormai sembrava abbandonata dai tempi dell'emigrazione di massa in Argentina e negli Stati Uniti, è crescita del 30%. Proprio così...
Si è tornati a cercare fortuna altrove. La paura principale? Che a fuggire siano proprio i "cervelli", i talenti, coloro che avrebbero moltissimo da offrire alla nostra società e che invece per essere valorizzati devono andare altrove.
Ma dove si scappa nel 2013?
Si scappa ovviamente di più in Germania (Fonte Repubblica.it), ma anche in Svizzera, Gran Bretagna, USA, Francia, Australia ed addirittura Spagna, Brasile ed Argentina.
Il motivo dell'emigrazione è ovviamente legato alla mancanza di lavoro ed alla ricerca di una migliore condizione di vita dettata in larga parte dalla possibilità di avere un reddito costante.
Chi è che parte?
In larghissima parte giovani dai 20 ai 40 anni e, sorpresa delle sorprese, soprattutto dalle regioni del Nord, Lombardia e Veneto in primis, seguiti in rapida successione dalle regioni del Centro-Sud i cui abitanti sono forse più radicati sul territorio.
Esattamente come cento anni fa.
Si lascia un occupazione precaria, un lavoro sottopagato, a tempo, inidoneo a quello per cui si è studiato o che si sa fare bene.
Si guarda alla Germania opulenta, organizzata e piena di occasioni. Ma anche ai paesi in via di sviluppo dove tutto si costruisce e si compra e dove il boom economico è in piena forma.
Un trend che si spera si arresti subito. Per creare qua da noi le condizioni per nuovi e felici "anni 50 e 60 del boom"!
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