Sud e geotermia: per lo sviluppo dobbiamo pensarle tutte e dobbiamo pensarle bene.
Se è vero che la maggior parte della produzione di energia da fonti rinnovabili (solare ed eolico in primis) proviene dal Sud, con la Puglia capostipite delle regioni produttrici virtuose con il 18% circa della produzione nazionale, è pur vero che il geotermico ha ancora una lunga strada da fare nel nostro paese ed è una fonte di energia assolutamente trascurata rispetto al potenziale che offre.
Perchè tutto ciò?
Se il geotermica ci fa subito piombare con la mente in Islanda, in Italia la maggior parte della produzione di energia geotermica si concentra in Toscana con una trentina di impianti attualmente attivi.
Per resto? Ben poco o praticamente nulla.
Eppure le coste del basso tirreno dalla Campania alle Eolie offre un potenziale per la geotermia di tutto rispetto.
L'energia geotermica si presenta pulita, dalla produzione costante, senza grosse interruzioni e con la possibilità di variare la dimensione ed il volume dell'impianto di produzione.
In Islanda il geotermica è ben sfruttato al punto di utilizzarlo come maggiore fonte per il riscaldamento anche domestico in un Paese dove il freddo la fa da padrone per nove mesi l'anno.
Come fare per sfruttare un potenziale enorme e fino ad oggi disperso?
La ricetta sta come sempre nella capacità di investire con risorse adeguate, pubbliche o private, nella possibilità di creare impianti pilota come esempio e in una semplificazione amministrativa, burocratica e civile che come sempre ostacola l'iniziativa dei singoli come delle società.
Proprio il Sud ancora una volta può essere il protagonista di un modello di sviluppo a lungo decantato e che può trovare nel turismo come nella produzione di energia l'occasione di inserirsi nell'Europa che cerca di rialzare la testa.
Io sono toscana e in effetti nella mia regione lo sfruttamento del calore della terra come fonte energetica è piuttosto diffuso, stanno incrementando molto gli impianti soprattutto nel grossetano e secondo me le regioni in cui c'è questa opportunità dovrebbero davvero sfruttarla. Secondo me potrebbe essere una buona idea per l'Italia appoggiarsi a paesi in cui la geotermia è già sfruttata al massimo come l'Islanda per fare accordi e condividere conoscenza. Ho appena letto che in questo senso l'Islanda ha già firmato un accordo con la Cina.. perché non fare qualcosa del genere anche noi? Silvia
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