Finalmente arriva.
Che se ne possa dire, non ci era riuscito nessuno in anni ed anni.
Ebbene la pubblica amministrazione di debiti ne ha fin sopra i capelli. Centinaia di fornitori non pagati o pagati con ritardi quantificabili in tre-sei mesi.
Ed ora?
Con questo decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri si dà il via libero allo sblocco dei pagamenti mettendo a disposizione 40 miliardi di risorse dedicate, 20 miliardi per il 2012 e 20 miliardi per il 2014.
Chiarezza e velocità caratterizzeranno l'operazione secondo il Presidente del Consiglio ed il Ministro dell'Economia.
Ma cosa comporterà questo provvedimento nell'economia reale?
Una boccata di ossigeno per tantissime imprese in difficoltà.
Significherà riuscire a soddisfare moltissimi crediti pendenti che queste imprese fonitrici dello Stato hanno verso i propri fornitori, pagare stipendi, dare avvio a piani di sviluppo ed eventuali assunzioni.
Dovrebbe potersi instaurare un circolo virtuoso.
Ma quante e quali sono le imprese fornitrici dello Stato?
Molte.
Pensiamo soltanto quelle fornitrici della sanità. Aziende incaricate ai più svariati servizi neglio ospedali ed alla fornitura di macchinari anche ad elevata tecnologia, piuttosto che materiali di uso comune.
E poi fornitori dei comuni, delle province, delle regioni. Dalle ditte per la manutenzione delle strade a quelle per la manutenzione degli edifici pubblici. Opere edili e civili fra le più svariate.
E le scuole? Nulla di trascurabile, anzi. Servizi di mensa, di pulizia, di manutenzione, fornitori di materiali dalla cancelleria ai laboratori.
Non è che arrivati al punto più basso questo potrebbe essere l'avvio, la spinta per il rimbalzo tanto atteso?
L'orribile episodio di Civitanova Marche nella sua odiosa tragicità ci dà la speranza che il punto più basso sia proprio questo e che ora è tutta una bella e nuova risalita...
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