Lo conferma l'Isfol: il lavoro precario o a termine è pagato meno di quello stabile. Il 28% in meno!
Ma a cosa è dovuta questa differenza?
I motivi sono molteplici:
- Un dipendente a tempo non ha il "tempo" per arrivare gli scatti di anzianità: il suo contratto spesso scade prima
- Il dipendente a termine molto spesso non usufruisce di alcune componenti variabili del salario e fa meno straordinari
- Il dipendente a termine è giovane, ragion per cui il suo livello retributivo è già di default più basso di quello dei colleghi anziani
E se il contratto a termine sembra diventato lo strumento più diffuso per l'ingresso nel mondo del lavoro (quando si ha la possibilità di entrarci ..) avere un salario più basso dei colleghi "indeterminati" non aiuta nemmeno psciologicamente il precario.
La paura di non arrivare a fine mese per quel mese diventa spesso paura di non arrivare neanche all'inizio del prossimo. E riuscire a risparmiare qualche euro diventa praticamente impossibile, ragion per cui spesso non si riesce neppure a costruire una propria situazione finanziaria in grado di fronteggiare i momenti di difficoltà o di crisi lavorativa.
Come fare?
Sempre di più si ricorre, per placare le proprie ansie, a due vie di fuga:
- la ricerca continua, spesso stressante e poco serena, di un altro lavoro, di un possibile piano B in caso che il piano A vada a monte. Ecco allora passare al dettaglio tutto il mondo industriale, dei servizi, delle imprese piccole medie e grandi di tutto il territorio, molto spesso fuori dai propri confini regionali
- coltivare un idea propria di impresa, di start-up, di "messa in proprio", coerente con le proprie aspettative ma molto spesso arenata in partenza a causa degli "scarsi fondi", il più delle volte completamente inesistenti
Insomma la vita del precario diventa una corsa ad ostacoli. Un districarsi tra affitti, mutui, spesa e caro-vita da un lato ed ansia e preoccupazioni dall'altro.
E chi ahimè non possiede la rete di sicurezza socio-economica offerta dalla famiglia di origine deve per forza ricorrere ad altri escamotage: piccoli lavori del sabato, della domenica, del dopo-lavoro. Un modo per arrotondare con fatica e per costruire un piccolo gruzzolo da utilizzare quando il "convento", per un periodo a tempo "indeterminato", non ci passa nulla!
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