giovedì 25 ottobre 2012

Affitto con riscatto: la nuova opzione del mercato immobiliare

Non abbiamo l'anticipo per comprare casa? La banca non vuole riconoscerci il mutuo? Siamo abbastanza sicuri che il mercato immobiliare nella zona prescelta non potrà che valorizzarsi?
Ecco allora che un contratto di locazione abbinato all'opzione con riscatto è quello che potrebbe fare per noi.
Ma come funziona?

Questa nuova formula, che si sta diffondendo molto nel mercato immobiliare soprattutto del centro-nord, è abbastanza semplice.

Si stipulano due contratti in parallelo tra proprietario ed inquilino. Un primo contratto prevede una locazione con canone di affitto più alto (di solito della metà) di quello del normale valore di mercato per un periodo prestabilito. Questo surplus pagato verrà accantonato e potrà essere utilizzato per l'opzione di riscatto. Un secondo contratto stipulato in parallelo prevede la possibilità di riscattare l'immobile al termine del periodo di validità del primo contratto acquistandolo ad un prezzo già pattuito ed utilizzando l'accantonamento ricavato con l'affitto maggiorato. In pratica si andrà a pagare, al termine del periodo, la differenza tra il prezzo già pattuito e la somma accantonata con il canone di locazione maggiorato.

Una soluzione che può avere vantaggi e svantaggi.

Per l'inquilino si potrà avere un indubbio vantaggio nei seguenti casi:
- Non si dispone di un'adeguato anticipo per comprare subito l'appartamento desiderato
- La banca non vuole riconoscere il mutuo, ma si prevede che ciò sia una condizione momentanea oppure che il mutuo che chiederemo al netto dell'accantonamento sarà riconoscibile perchè inferiore
- Prevediamo che il prezzo dell'immobile sarà destinato a crescere nel tempo e quindi bloccando il prezzo in anticipo ne ricaveremo un sicuro guadagno!

Di sicuro non faremo un affare nel caso in cui non eserciteremo l'opzione del riscatto perchè altrimenti il canone di locazione rimarrà lo stesso (più alto) e si perderanno tutti gli accantonamenti per il riscatto. Quindi è bene stipulare questo contratto soltanto quando si è verosimilmente certi di acquistare l'immobile dopo il periodo stabilito. Altrimenti il flop è assicurato ...

Per il proprietario il vantaggio sarà tangibile nel caso di crisi del mercato immobiliare (come questo periodo). Infatti in questo modo sarà sicuro di vendere l'immobile (l'inquilino ne avrà tutto l'interesse) ed allo stesso tempo potrà godere di un periodo di canoni di locazioni certi e maggiorati.
Cosa dire? Credo molto nel vantaggio del proprietario dell'immobile nel caso di crisi del mercato in quanto questa formula permette una vendita piuttosto facilitata e dona la possibilità all'inquilino di avere più tempo per l'acquisto, accantonando una parte del capitale necessario ed aspettando tempi migliori per un eventuale mutuo.

La partita si gioca sulla previsione dell'andamento del mercato e dei prezzi. Vincerà la partità chi avrà "indovinato" questo andamento. Prezzi in rialzo e grande valorizzazione della zona e del contesto? L'inquilino avrà fatto centro!!!
Crisi e deprezzamento? Allora sarà stato il proprietario ad aver fatto l'affare!



2 commenti:

  1. Mi piace proprio questo sistema. Tutti i modi per fare affari in modo alternativo, togliendo le banche, vanno bene per me. Peccato che come nei opzioni binarie forum, alla fine qualcuno dovrà pagare.

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    1. Alla fine "paga" chi è stato meno bravo tra inquilino e proprietario nelle previsioni di mercato.
      O comunque, in ogni caso, si paga un prezzo per il ritardo del pagamento: è un pò come pagare a rate, soltanto che questa volta a guadagnarci anzichè la banca potrebbe essere il proprietario ... sempre che non abbia fatto male i conti pensando che la casa in questione non si rivalutasse ...

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