La Cina vuol fare sul serio con i biorcarburanti.
E quale migliore cosa che ri-utilizzare i suoi circa "30 milioni di tonnellate di olio esausto" prodotto dalla sua cucina ogni anno? Se nella cucina cinese è fritta quasi ogni cosa allora sarà il caso di approfittarne ...
In che modo? Carburante per gli aerei. La quantità di olio prodotta è più che sufficiente.
Per far ciò si sono alleate per la creazione di un polo tecnologico di ricerca la Boeing e la Commercial Aircraft Corp of China. Ci lavorerà la Heet, società di ricerca del settore, che condurrà un'intensa attività di studio e sviluppo volta a riutilizzare l'olio di scarto della cucina come un biocarburante per aerei dopo un processo di purificazione.
Il primo obiettivo sarà quello di dimostrare la convenienza economica del nuovo carburante,con una riduzione dei costi di conversione e purificazione, unito alla possibilità di diminuire sensibilmente le emissioni di anidride carbonica, dato l'intenso contributo inquinante dell'aviazione civile.
E quale migliore paese che la Cina per questa attività?
Visti i grande consumi di olio da cucina ed allo stesso tempo visti i grandi utilizzi di aerei civili ( non dimentichiamo le dimensioni del suo territorio), in Cina si potrebbe davvero ottenere una rivoluzione dall'utilizzo del biocarburante per l'aviazione.
E chissà poi che l'olio da cucina riciclato potrebbe poi far volare gli aerei in tutto il mondo, in attesa di tecnologie ancora più economiche che, con i giusti incentivi, non tarderanno ad arrivare.
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