Neanchè saprei se vi appartengo.
Nato all'inizio degli anni '80, la mia è la generazione dei "pensanti", suddivisa tra chi chi è riuscito nel salto del "pre" e chi affannosamente combatte con i nuovi standard, i nuovi problemi, le nuove incertezze, le eterne incertezze ..
Web.
Per qualcuno è costume, per qualcun altro è fonte di ricchezza.
Per tutti è un infinità di informazioni, di comunicazione, un ponte lunghissimo, infinito, senza barriere.
E noi siamo la generazione web.
Divisi tra gli isterismi anti-europa e pro-europa, balia degli spread, incollati ai notiziari, perennemente anneganti nel mare di pessimismo, ansia soffusa, quotidianità rassegnata. E fatica, stanchezza, affanno, ricordo di un passato che qualcuno credeva andato.
E ce ne rimproverava, fino a qualche anno fa, di non conoscenerne minimamente i problemi.
"I giovani di oggi hanno tutto", qualcuno con senso generalista si affannava a dire, rimproverando i giovani di superficialità e benessere gratuito.
E' stato così soltanto per qualcuno. Molti altri pagano le azioni e i benefici di chi diceva quelle frasi.
Web.
Fare spazio alla generazione '80 -'90 (ed aggiungerei anche qualche anno prima :-) ) dovrebbe essere un imperativo morale per chi, dicendo la frase di cui sopra, vuol mostrare senso di responsabilità e lanciare il messaggio del papà ricostruttore del dopo-guerra.
Informazione e scambio di conoscenze vengono spaventosamente e capillarmente generate dalla galassia interattiva.
I più giovani ne traggono vantaggio, vedono idee, "vendono idee", comprendono, intuiscono il potere della comunicazione immediata.
Ne trarremo beneficio tutti. Anche la malandata, ritardataria, generalista, assolutista, ricreduta Italia pre-'70.
Frettolosa di superficialità e benessere gratuito.
!
pessimismo - ansia - rassegnazione - fatica - stanchezza - affanno
RispondiEliminaera meglio se facevamo i "figli dei fiori" come chi è venuto prima di noi, non combinavamo un cazzo ma eravamo più contenti
Certo....
RispondiEliminaMa adesso?
Qualcuno dovrà pure imitare il nonno...sorridendo e prendendo in giro (a più non posso!!!) il papà