Il conveglio del Museo Nazionale dell'Automobile di Torino ha posto nuovi interrogativi e nuovi confini per il mondo della ricerca dell'automotive.
Proprio la norma Iso 26262 impone ai costruttori metodologie e passi avanti nella concezione, progettazione e costruzione delle auto del futuro.
Proprio al convegno torinese organizzato da National Instruments si è parlato del nuovo modo di "pensare" e "concepire" un' auto.
Il primo passo è innanzitutto quello di responsabilizzare tutta l'intera filiera dell'auto, a partire da tutti i fornitori e subfornitori di parti ed assiemi fino ai designer ed ai progettisti della qualità totale del prodotto e della sua rispondenza a requisiti sempre più stringenti e sempre più avanzati.
Tutti devono contribuire alla costruzione di quell'auto del futuro che sarà un veicolo sempre più tecnologicamente avanzato e sempre più vicino all'elettronica ed al mondo dell'informazione e delle telecomunicazioni.
L'auto del futuro comunicherà in maniera interattiva con l'esterno e riuscirà ad informare i suoi passeggeri su tutto quanto accade ed accadrà all'esterno. Ed anche dall'interno si potrà comunicare verso l'esterno e far parte di un grande sistema controllato e guidato.
L'elettronica sarà sempre più necessaria oltre che per ottenere informazioni in tempo reale anche per la sicurezza interna ed esterna e per far dipendere il veicolo sempre meno "dall'errore umano".
Intanto vado ad approfondire la Iso 26262 ...
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