Leggevo sui giornali della presunta vendita di Ducati. La notizia non poteva che raccogliere subito la mia attenzione..
A quanto pare Investindustrial, il gruppo di private equity facente capo alla famiglia Bonomi avrebbe intenzione di mettere in vendita il celebre marchio di Borgo Panigale, un marchio che forse fra tutti rappresenta l'identità stessa della Bologna dei nostri tempi.
L'azienda ha oltre il 10% della quota di mercato mondiale delle moto sportive, ricavi per quasi 500 milioni di euro e circa 42000 moto vendute nel 2011. Proprio questo successo spingerebbe verso la ricerca di un partner mondiale dal marchio molto forte che sarebbe in grado di sostenere un acquisto fino ad 1 miliardo di euro. Di certo non pochi spiccioli.
Un valore commisurato al grande successo di un marchio tra i più conosciuti del Made in Italy. Come spiegare questo grande successo?
Un marchio interpreta prima di tutto l'espressione di un bisogno. Un bisogno, in questo caso di libertà. Una libertà "veloce, orgogliosa, passionale, sportiva, individualistica, intelligente", espressione talvolta di una città ed un territorio virtuosi, in cui il "motore" non è soltanto una macchina che dà movimento ma identità, cultura e anima.
Una libertà che sia di "qualità".
E chi sa capire un bisogno avrà successo.
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