Ecco il link fonte sole24ore:
l'export traina i risultati delle PMI del mezzogiorno
Aspetto a mio avviso fondamentale è la necessità di una sempre maggiore aggregazione, di una crescita delle "reti d'impresa" per le PMI del Sud Italia. L'aggregazione rende più competitivi, condizione necessario per entrare con successo nei mercati emergenti, caratterizzati dalla presenza di competitors sempre più aggressivi.
L'aggregazione quindi come uno degli strumenti per la crescita delle PMI (ed il conseguente sviluppo economico che ne deriverebbe) nel Sud.
Altro aspetto cruciale è la presenza di indubbie "eccellenze" per alcuni settori. Mi riferisco ad esempio al polo aereonautico/aereospaziale napoletano.
Sfruttiamo al massimo queste potenzialità e la presenza di queste eccellenze nel sud che può fare molto molto di più !!!
Il tuo obiettivo è quello di diventare prima o poi un imprenditore? Sei creativo e ... troppo curioso? Sei nel posto giusto
martedì 31 maggio 2011
domenica 29 maggio 2011
Il business delle palestre: l'impresa del benessere fisico e mentale
Negli anni ottanta in Italia arrivano dall'America discipline sportive come il body building ed il fitness, fino ad allora poco praticate. Da allora le palestre sono nate in qualunque spazio spendibile: box, cantine, appartamenti semivuoti, ex negozi, ex spazi industriali.
Dagli anni novanta poi, ci si è sempre più specializzati: centi fitness specializzati in più discipline, SPA, beauty farm, etc. L'impresa del benessere è sicuramente una buona idea imprenditoriale: la salute e il benessere sono temi molto sentiti dalla popolazione, e la gente è sempre più consapevole della necessità di mantenersi in forma. I chili di troppo, lo stress accumulato durante la giornata o semplicemente il desiderio di un fisico più tonico sono le ragioni più frequenti che avvicinano le persone alla palestra o ai centri fitness. E mentre un tempo tenersi in forma e frequentare una palestra era considerato un capriccio, quasi un lusso, oggi invece, è uno stile di vita, divenuto parte della nostra cultura.
Tutti hanno in testa la palestra, foriera di benessere fisico e mentale. Andare in palestra vuol dire per tutti noi avere un fisico "piacevole alla vista", magari da esibire in spiaggia ed alla stesso tempo costiuisce un interessantissimo passatempo, un momento per farci stare bene, un momento per socializzare, per conoscere gente, un momento per scaricare lo stress, un momento per stare assieme.
Investimenti: in fase iniziale, se non ci si organizza in società, l'investimento è piuttosto consistente e riassumibile in:
- Acquisto/affitto locale;
- Adattamento del locale, con arredamenti adeguati, con colori vivaci ed adatti ad una situazione di benessere;
- Messa a punto degli impianti idrici necessari (docce, sauna, etc.)
- Acquisto degli attrezzi, investimento ahimè spesso costoso ...
- Assunzione di personale specializzato se necessario
A tutto ciò va aggiunta la verifica di conformità dei locali alle normative di sicurezza e la certificazione dell'ASL.
Le palestre inoltre hanno orari molto lunghi, sono aperte dalla mattina alla sera tardi e, se davvero vogliono far affari, anche tutto il sabato e la domenica. Conditio sine qua non quindi, una grandissima passione per lo sport.
Se però si studia bene l'investimento, sviluppando un business plan adeguato e ben pensato, con un'attenta analisi della concorrenza, l' apertura della attività nel luogo più appropriato ed un investimento su "più soci" appassionati, l'idea è davvero bellissima!!!
Qualche consiglio, che spesso però non viene rispettato. Aprite l'attività:
- presso luoghi di lavoro, tipo in zone con alta concentrazione di uffici o di stabilimenti produttivi;
- presso luoghi di studio, tipo università, piuttosto che case dello studente;
- ovviamente presso luoghi il più densamente abitati possibile.
Consigli banali, ma ... fondamentali!
Dagli anni novanta poi, ci si è sempre più specializzati: centi fitness specializzati in più discipline, SPA, beauty farm, etc. L'impresa del benessere è sicuramente una buona idea imprenditoriale: la salute e il benessere sono temi molto sentiti dalla popolazione, e la gente è sempre più consapevole della necessità di mantenersi in forma. I chili di troppo, lo stress accumulato durante la giornata o semplicemente il desiderio di un fisico più tonico sono le ragioni più frequenti che avvicinano le persone alla palestra o ai centri fitness. E mentre un tempo tenersi in forma e frequentare una palestra era considerato un capriccio, quasi un lusso, oggi invece, è uno stile di vita, divenuto parte della nostra cultura.
Tutti hanno in testa la palestra, foriera di benessere fisico e mentale. Andare in palestra vuol dire per tutti noi avere un fisico "piacevole alla vista", magari da esibire in spiaggia ed alla stesso tempo costiuisce un interessantissimo passatempo, un momento per farci stare bene, un momento per socializzare, per conoscere gente, un momento per scaricare lo stress, un momento per stare assieme.
Investimenti: in fase iniziale, se non ci si organizza in società, l'investimento è piuttosto consistente e riassumibile in:
- Acquisto/affitto locale;
- Adattamento del locale, con arredamenti adeguati, con colori vivaci ed adatti ad una situazione di benessere;
- Messa a punto degli impianti idrici necessari (docce, sauna, etc.)
- Acquisto degli attrezzi, investimento ahimè spesso costoso ...
- Assunzione di personale specializzato se necessario
A tutto ciò va aggiunta la verifica di conformità dei locali alle normative di sicurezza e la certificazione dell'ASL.
Le palestre inoltre hanno orari molto lunghi, sono aperte dalla mattina alla sera tardi e, se davvero vogliono far affari, anche tutto il sabato e la domenica. Conditio sine qua non quindi, una grandissima passione per lo sport.
Se però si studia bene l'investimento, sviluppando un business plan adeguato e ben pensato, con un'attenta analisi della concorrenza, l' apertura della attività nel luogo più appropriato ed un investimento su "più soci" appassionati, l'idea è davvero bellissima!!!
Qualche consiglio, che spesso però non viene rispettato. Aprite l'attività:
- presso luoghi di lavoro, tipo in zone con alta concentrazione di uffici o di stabilimenti produttivi;
- presso luoghi di studio, tipo università, piuttosto che case dello studente;
- ovviamente presso luoghi il più densamente abitati possibile.
Consigli banali, ma ... fondamentali!
lunedì 23 maggio 2011
Quarto conto energia e fotovoltaico : rendere tutti gli spazi produttivi
Incentivi per piccoli impianti
Tre livelli di bonus per il solare
L'altro giorno, passeggiando in bici, sono passato accanto ad un piccolo capannone industriale in evidente disuso ma ... coperto da pannelli fotovoltaici e con un grande display con l'indicazione della potenza prodotta e della quantità di CO2 risparmiata.
Mi è venuta subito la voglia di fare un investimento simile .... peccato che mi manca il capannone in disuso!
Tre livelli di bonus per il solare
L'altro giorno, passeggiando in bici, sono passato accanto ad un piccolo capannone industriale in evidente disuso ma ... coperto da pannelli fotovoltaici e con un grande display con l'indicazione della potenza prodotta e della quantità di CO2 risparmiata.
Mi è venuta subito la voglia di fare un investimento simile .... peccato che mi manca il capannone in disuso!
domenica 22 maggio 2011
I tempi del web: i wwworkers
Leggevo sul web di Gianpaolo Colletti, autore del libro Wwworkers, in cui si racconta del nuovo e sempre più diffuso fenomeno dei lavoratori "On-line", di coloro che hanno fatto dell'esperienza e della passione del web un vero e proprio lavoro.
I wwworkers hanno creato un "nuovo lavoro" in rete.
C'è chi offre il servizio di wedding planner, chi quello di dog sitter. Qualcun altro commercializza shopping bags ecologiche, chi invece si offre come personal shopper. Chi ha creato nuovi motori di ricerca, chi invece è diventato food-blogger. Ci sono avvocati on-line, organizzatori di eventi e proprietari di bed&breakfast.
Il fenomeno è senza dubbio in forte espansione. Meglio però non cadere in facili entusiasmi. Lavorare sodo, spesso senza interruzioni, studiando quello che il mercato dei "navigatori" richiede. Accontentare sempre il cliente e sopratutto farlo in ogni momento.
L'entusiasmo è senza dubbio d'obbligo. Io consiglio di perseverare, progettare ed allargare i propri contatti, facendo molta attenzione a quelle che sono, in fondo in fondo, le nostre più grandi passioni.
I wwworkers hanno creato un "nuovo lavoro" in rete.
C'è chi offre il servizio di wedding planner, chi quello di dog sitter. Qualcun altro commercializza shopping bags ecologiche, chi invece si offre come personal shopper. Chi ha creato nuovi motori di ricerca, chi invece è diventato food-blogger. Ci sono avvocati on-line, organizzatori di eventi e proprietari di bed&breakfast.
Il fenomeno è senza dubbio in forte espansione. Meglio però non cadere in facili entusiasmi. Lavorare sodo, spesso senza interruzioni, studiando quello che il mercato dei "navigatori" richiede. Accontentare sempre il cliente e sopratutto farlo in ogni momento.
L'entusiasmo è senza dubbio d'obbligo. Io consiglio di perseverare, progettare ed allargare i propri contatti, facendo molta attenzione a quelle che sono, in fondo in fondo, le nostre più grandi passioni.
sabato 21 maggio 2011
La precarietà danneggia l'economia
Non è mia intenzione fare politica e parlarne in questo blog. Ragiono ( e cerco sempre di farlo) su dati oggettivi. L'oggettività deve prevalere quando si parla di imprese.
Quello che in Europa è "flessibilità", in Italia diventa inevitabilmente "precarietà".
Si parla di flessibilità quando, nell'ottica di un incarico professionale preciso e determinato nel tempo, esigenza di picchi e di mutevoli esigenze dell'impresa, un fitto sistema di WELFARE dello Stato garantisce sostentamento e dignità anche quando, colpa delle inevitabili fluttuazioni del mercato e della domanda di lavoro, questi incarichi mancano. (vedi Nord Europa)
Si parla di precarietà quando, un welfare efficace ed efficiente, non c'è. (vedi Italia)
Si parla di flessibilità quando, nell'ottica di un ovvio beneficio per il sistema economico e per il benessere sociale, lo Stato mette in campo validi strumenti affinchè il reinserimento per il lavoratore senza incarichi avvenga il prima possibile, interrompendo l'assistenza ed alimentando anche il circolo virtuoso del fisco, che ha permesso questa assistenza. (vedi Nord Europa)
Si parla di precarietà quando, come Italia, tutto questo non c'è (o non è efficace).
Parliamo di impresa.
Quanto è produttivo, quanto valore crea un lavoratore "precario"?In Italia, meno di quello non precario. Il mancato equilibrio psicologico, l'ansia da precarietà e la ricerca di un nuovo lavoro più stabile non certo giovano ai nostri indicatori di efficienza .......................
Parliamo di economia.
Se un lavoratore precario sa di non essere ben assistito in caso di perdità del lavoro, quanto pensiate che possa spendere in casa, cibo, divertimenti, viaggi, auto/moto, abiti, elettronica, comunicazioni, etc.? Il minimo indispensabile. Aumenta la propensione al risparmio e, come un meccanismo non ben lubrificato, stride, gira lentamente, e può anche bloccarsi.
Allora cara Italia, bellissimo, artistico, gioviale, solare, industriale, buono e dolce paese, vuoi, come un auto sempre più vecchia e poco manutenuta, inevitabilmente fermarti e finire?
No?
Allora affidati alla tua risorsa più grande: I GIOVANI .....
Quello che in Europa è "flessibilità", in Italia diventa inevitabilmente "precarietà".
Si parla di flessibilità quando, nell'ottica di un incarico professionale preciso e determinato nel tempo, esigenza di picchi e di mutevoli esigenze dell'impresa, un fitto sistema di WELFARE dello Stato garantisce sostentamento e dignità anche quando, colpa delle inevitabili fluttuazioni del mercato e della domanda di lavoro, questi incarichi mancano. (vedi Nord Europa)
Si parla di precarietà quando, un welfare efficace ed efficiente, non c'è. (vedi Italia)
Si parla di flessibilità quando, nell'ottica di un ovvio beneficio per il sistema economico e per il benessere sociale, lo Stato mette in campo validi strumenti affinchè il reinserimento per il lavoratore senza incarichi avvenga il prima possibile, interrompendo l'assistenza ed alimentando anche il circolo virtuoso del fisco, che ha permesso questa assistenza. (vedi Nord Europa)
Si parla di precarietà quando, come Italia, tutto questo non c'è (o non è efficace).
Parliamo di impresa.
Quanto è produttivo, quanto valore crea un lavoratore "precario"?In Italia, meno di quello non precario. Il mancato equilibrio psicologico, l'ansia da precarietà e la ricerca di un nuovo lavoro più stabile non certo giovano ai nostri indicatori di efficienza .......................
Parliamo di economia.
Se un lavoratore precario sa di non essere ben assistito in caso di perdità del lavoro, quanto pensiate che possa spendere in casa, cibo, divertimenti, viaggi, auto/moto, abiti, elettronica, comunicazioni, etc.? Il minimo indispensabile. Aumenta la propensione al risparmio e, come un meccanismo non ben lubrificato, stride, gira lentamente, e può anche bloccarsi.
Allora cara Italia, bellissimo, artistico, gioviale, solare, industriale, buono e dolce paese, vuoi, come un auto sempre più vecchia e poco manutenuta, inevitabilmente fermarti e finire?
No?
Allora affidati alla tua risorsa più grande: I GIOVANI .....
giovedì 19 maggio 2011
Lombardia: 30 M€ per start up imprese per giovani, donne e soggetti svantaggiati
Si replica in Lombardia: Start up nuove imprese - domanda entro il 30 Maggio (fonte : http://www.regione.lombardia.it/)
Domande da effettuare on line entro il 30 Maggio per ottenere finanziamenti per l'avvio di una nuova impresa sul territorio regionale fino al completo avviamento.
Allora, cosa aspettate?
Domande da effettuare on line entro il 30 Maggio per ottenere finanziamenti per l'avvio di una nuova impresa sul territorio regionale fino al completo avviamento.
Allora, cosa aspettate?
mercoledì 18 maggio 2011
Emilia Romagna: pronti due bandi per nuove imprese, innovazione e reti
Link dell'articolo dal sito della regione E. R.:
Bandi per nuove imprese, innovazione e reti - Regione Emilia Romagna
Ricopio per comodità la sintesi riportata sul sito (fonte :www. regione.emilia-romagna.it):
"La Giunta regionale ha approvato due bandi per sostenere le imprese dell'Emilia-Romagna. A disposizione finanziamenti per 15 milioni per sostenere progetti e servizi per la creazione di nuove imprese, le reti di imprese e l'innovazione tecnologica e organizzativa. Inoltre sono premiate le aziende in grado di creare posti di lavoro a tempo indeterminato. Possono presentare domanda le Piccole e medie imprese, le Associazioni temporanee tra piccole e medie imprese e raggruppamenti di imprese con “contratto di rete”.
Le domande per il bando ‘innovazione e reti’ possono essere presentate dal 1 luglio sino a fine luglio 2011, mentre per quanto riguarda il bando ‘nuove imprese’ domanda gli imprenditori hanno tempo sino al 31 dicembre 2012."
L'iniziativa mi sembra interessante. L'Emila Romagna non si smentisce mai per le buone inziative!
Bandi per nuove imprese, innovazione e reti - Regione Emilia Romagna
Ricopio per comodità la sintesi riportata sul sito (fonte :www. regione.emilia-romagna.it):
"La Giunta regionale ha approvato due bandi per sostenere le imprese dell'Emilia-Romagna. A disposizione finanziamenti per 15 milioni per sostenere progetti e servizi per la creazione di nuove imprese, le reti di imprese e l'innovazione tecnologica e organizzativa. Inoltre sono premiate le aziende in grado di creare posti di lavoro a tempo indeterminato. Possono presentare domanda le Piccole e medie imprese, le Associazioni temporanee tra piccole e medie imprese e raggruppamenti di imprese con “contratto di rete”.
Le domande per il bando ‘innovazione e reti’ possono essere presentate dal 1 luglio sino a fine luglio 2011, mentre per quanto riguarda il bando ‘nuove imprese’ domanda gli imprenditori hanno tempo sino al 31 dicembre 2012."
L'iniziativa mi sembra interessante. L'Emila Romagna non si smentisce mai per le buone inziative!
martedì 17 maggio 2011
Il business delle Pmi dimentica il web
Il business delle Pmi dimentica il web
Il web è sicuramente una delle leve più efficaci per la crescita e per l'avanzamento tecnologico della società e delle imprese ....
Il web è sicuramente una delle leve più efficaci per la crescita e per l'avanzamento tecnologico della società e delle imprese ....
domenica 15 maggio 2011
Idea business: il ristorante!
La mia passione per la cucina mi fa pensare spesso ai ristoranti (o comunque ai luoghi dove ci si siede e si mangia!) come un'ottima idea di business.
Ed in effetti non pensiamo che nei ristoranti, oltre a gustare piatti ben cucinati, spesso ci si emoziona, si passano momenti indimenticabili con gli amici, nascono amori e si decidono matrimoni, si chiudono affari e si fondano imprese, si decide il futuro o, semplicemente, si imparano ricette.
Un ottimo ristorante non serve soltanto per mangiare, ma può diventare un luogo per molto molto più. Chi concepisce questa particolarità aumenta di sicuro di molto i suoi possibili introiti ed i suoi margini per il suo presente o futuro ristorante.
Il business dei ristoranti ha, a mio avviso, tre punti critici:
- bisogna amare la cucina, averne passione, perchè i clienti non perdonano;
- bisogna essere sempre disponibili, non ci sono ferie o weekend liberi;
- bisogna trovare il luogo giusto. Un luogo strategico è conditio sine qua non.
Allora, se la meccanica non è il vostro forte, se per voi la creatività è fondamentale, se siamo un gruppo agguerrito, se siamo nati nella culla dei turisti o abitiamo in una città piena di gente, la ristorazione è davvero un bella idea!!!
martedì 10 maggio 2011
sabato 7 maggio 2011
mercoledì 4 maggio 2011
Il metodo 5S
Le 5S: metodo che trae spunto dalla pronuncia delle 5 parole giapponesi che definiscono la metodologia.
- Seiri --> Separare
- Seiton --> Riordinare
- Seiso --> Pulire
- Seiketsu -- > Sistematizzare
- Shitsuke --> Diffondere
Separare ciò che serve, che crea valore, dagli elementi di disturbo, non incidenti sulla catena del valore; Riordinare quello che è utile, in maniera chiara e velocemente individuabile; Pulire, mantendendo l'ambiente in ordine; Sistematizzare questi metodi in modo da avere in maniera continua tutto in ordine e pronto alla funzionalità a cui è destinato, con gli spazi organizzati in modo efficiente; Diffondere tale cultura in tutta l'azienda, in modo da coinvolgere ogni ente ed ogni lavoratore.
Individuare degli spazi, semplicemente delimitando questi ultimi con dei colori che ne definiscano ed individuino la funzionalità a cui sono destinati ed ancora, gestire ed ordinare il materiale in maniera schedata, separando le utilità dalle inefficienze, semplicemente con delle etichette.
Semplici consigli. Il metodo 5S, tutti i giorni, nella nostra impresa ...
- Seiri --> Separare
- Seiton --> Riordinare
- Seiso --> Pulire
- Seiketsu -- > Sistematizzare
- Shitsuke --> Diffondere
Separare ciò che serve, che crea valore, dagli elementi di disturbo, non incidenti sulla catena del valore; Riordinare quello che è utile, in maniera chiara e velocemente individuabile; Pulire, mantendendo l'ambiente in ordine; Sistematizzare questi metodi in modo da avere in maniera continua tutto in ordine e pronto alla funzionalità a cui è destinato, con gli spazi organizzati in modo efficiente; Diffondere tale cultura in tutta l'azienda, in modo da coinvolgere ogni ente ed ogni lavoratore.
Individuare degli spazi, semplicemente delimitando questi ultimi con dei colori che ne definiscano ed individuino la funzionalità a cui sono destinati ed ancora, gestire ed ordinare il materiale in maniera schedata, separando le utilità dalle inefficienze, semplicemente con delle etichette.
Semplici consigli. Il metodo 5S, tutti i giorni, nella nostra impresa ...
lunedì 2 maggio 2011
I social network e le imprese: linkedin, facebook, semplicemente il web
Come i social network hanno cambiato i nostri costumi, le nostre abitudini? Come hanno cambiato il nostro modo di pensare? Come hanno cambiato la nostra vita?
Facebook: il social network più famoso del mondo. Milioni di persone messe in comunicazione, magari dopo molti anni. Scambi di idee, informazioni o perdita di tempo inutile (magari tolto ad altre attività più importanti) ?
Linkedin: una rete di professionisti, una finestra su eventuali opportunità. Addirittura un nuovo strumento per far incontrare domanda ed offerta di lavoro qualificato.
Io penso che entrambi i social network (e non soltanto i due che ho menzionato) possano essere, se utilizzato nel modo giusto, un valido strumento per:
- Scambiare ed incubare idee
- Trovare supporto e consulenza professionale
- Trasformare una rete sociale in una "rete di imprese"
- Trovare partner professionali
- "Scovare" affari
- Promuovere eventi
- Farsi pubblicità in modo etico e professionale
Quindi social network = opportunità di business?
Io penso proprio di si, se non altro perchè le nostre idee possono trovare incontro, supporto, possono crescere, proprio quando e dove non ci aspettavamo.
Facebook: il social network più famoso del mondo. Milioni di persone messe in comunicazione, magari dopo molti anni. Scambi di idee, informazioni o perdita di tempo inutile (magari tolto ad altre attività più importanti) ?
Linkedin: una rete di professionisti, una finestra su eventuali opportunità. Addirittura un nuovo strumento per far incontrare domanda ed offerta di lavoro qualificato.
Io penso che entrambi i social network (e non soltanto i due che ho menzionato) possano essere, se utilizzato nel modo giusto, un valido strumento per:
- Scambiare ed incubare idee
- Trovare supporto e consulenza professionale
- Trasformare una rete sociale in una "rete di imprese"
- Trovare partner professionali
- "Scovare" affari
- Promuovere eventi
- Farsi pubblicità in modo etico e professionale
Quindi social network = opportunità di business?
Io penso proprio di si, se non altro perchè le nostre idee possono trovare incontro, supporto, possono crescere, proprio quando e dove non ci aspettavamo.
domenica 1 maggio 2011
Dalla finanza al gelato
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-04-30/quanto-cool-questo-gelato-095906.shtml?uuid=AaEPAFTD
Le famiglie italiane ogni anno spendono 1.9 miliardi di euro per acquisti di gelati industriali e artigianali, pari a 82 euro a famiglia. L’andamento positivo è accompagnato dall’aumento costante del numero delle gelaterie artigiane. Dal 2004 al 2009 il tasso di crescita è stato pari al 10,9%. Da segnalare che in Italia il fatturato annuo del comparto degli ingredienti per la gelateria è di circa 250 milioni di euro (fonte Unioncamere - Confartigianato)
Una passione può quindi diventare realtà.
Punti critici: saper fare il gelato meglio degli altri e trovare una postazione favorevole per l'impianto della gelateria (zona turistica, centrale, di passaggio), In alcune città italiane esistono vere e proprie zone con un'alta concentrazione di gelaterie, che diventano simbolo e luogo dei pomeriggi passati con gli amici.
Allora, che ne dite di un business plan?
Le famiglie italiane ogni anno spendono 1.9 miliardi di euro per acquisti di gelati industriali e artigianali, pari a 82 euro a famiglia. L’andamento positivo è accompagnato dall’aumento costante del numero delle gelaterie artigiane. Dal 2004 al 2009 il tasso di crescita è stato pari al 10,9%. Da segnalare che in Italia il fatturato annuo del comparto degli ingredienti per la gelateria è di circa 250 milioni di euro (fonte Unioncamere - Confartigianato)
Una passione può quindi diventare realtà.
Punti critici: saper fare il gelato meglio degli altri e trovare una postazione favorevole per l'impianto della gelateria (zona turistica, centrale, di passaggio), In alcune città italiane esistono vere e proprie zone con un'alta concentrazione di gelaterie, che diventano simbolo e luogo dei pomeriggi passati con gli amici.
Allora, che ne dite di un business plan?
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