49, 6 milioni di ettolitri prodotti nell'ultima vendemmia:
Link (Fonte: Repubblica.it):
Vino, l'Italia sorpassa la Francia
Costituendo un indubbio fiore all'occhiello dell'Italia, territorialmente, culturalmente e climaticamente adatta ad essere "sempre" il primo produttore al mondo, il vino dovrebbe a mio avviso un settore da potenziare al massimo, promuovendo uno sviluppo territoriale legato non solo alla coltivazione viticola, ma anche a tutto il grande indotto legato alla produzione ed al confezionamento del vino, alla culturo enogastronomica ed alle immense possibilità offerte dal turismo.
Segnale estremamente incoraggiante arriva dalle esportazioni. L'imperante sviluppo di paesi come la Cina apre le porte ad enormi mercati sicuramente interessati ad un prodotto che costiuisce, nell'immaginario comune ma non solo, uno degli acquisti cardine della medio-alta borghesia. Non a caso proprio la Cina, sempre più attenta alla "qualità" delle proprie importazioni ha avuto un incremento della propria importazione di vino di addirittura il 146 per cento.
E non dimentichiamo il mercato della Russia (forte imitatrice dei costumi europei), dell'India, del Brasile etc.
Perchè allora non promuovere la produzione e la vendita del vino italiano attraverso delle attente azioni di marketing volte all'abbinamento dei vini con prodotti e piatti tipici del nostro territorio. Perchè non attirare il mercato estero con appositi accordi (utilizzando eventualmente anche lo strumento delle reti d'impresa) atti all'associazione dei vini con determinati prodotti gastronomici dei vari territori? Perchè non adoperarsi, non strutturarsi, all'organizzazione apposita di tour enogastonomici (organizzare viaggi dedicati alla scoperta di vino e cibi del nostro territorio, sviluppato in più tappe) ?
C'è ancora spazio, nella nostra economia un pò affaticata, per tutto ciò ...
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