Ne abbiamo già parlato diffusamente: dividere per "sbarcare il lunario", per arrivare a fine mese.
Abbiamo parlato diffusamente del car-sharing, la condivisione dell'automobile nel caso in cui la destinazione sia la stessa. E poi del co-working: un occasione per condividere non soltanto spazi, attrezzature d'ufficio, segreteria e sala riunioni, ma anche idee, competenze e servizi avanzati.
Ma la condivisione è sempre più spinta e c'è chi si ingegna, chi ne pensa davvera una diversa ogni giorno.
Ecco allora che la condivisione diventa un nuovo stile di vita a cui tendere per avere una chance in più.
L'imperativo è condividere. Ma cosa? E con quali vantaggi?
Avete mai pensato di condividere l'automobile non soltanto per arrivare al mattino in ufficio a 50 km con i vostri colleghi ma nella vita di tutti i giorni con i vostri vicini?
Sempre più persone scelgono di acquistare un'auto in comune con il vicino del pianerottolo o della casa di fronte.
Ci si divide la spesa per l'acquisto, l'assicurazione ed il carburante e si possiede l'auto per le proprie necessità oppure in orari stabiliti. A voi la scelta. Pensateci bene: non è poi una cosa così assurda nè impossibile. E quanto potrete risparmiare? Direi davvero un bel pò.
E poi c'è chi condivide casa. Avete una stanza in più, un'ala di un appartamento che non utilizzate, una mansarda in disuso ed un bagno di troppo? E magari la compagnia non guasta? Perchè allora non condividere l'appartamento? Il risparmio è facile da calcolare...
E se ci si "spinge" in territori inesplorati si può arrivare alla condivisione della spesa. Esiste già chi ha pensato di fare la spesa in comune con un'altra famiglia o persona e poi di dividere ciò che si è acquistato a seconda delle esigenze: dividere pacchi di pasta, biscotti, carne, scatolame, frutta e verdura. Spesso si acquistano confezioni troppo grandi e tantissimo cibo finisce nella spazzatura. Si calcola che circa il 15% di quello che si acquista finisce nel cassonetto.
Ma se lo porzioni sono quelle giuste e magari si acquista un formato famiglia da dividere con "un'altra famiglia" si risparmia sulla confezione e non si butta via nulla! Da rifletterci su ...
Bicicletta, alcuni abiti particolari, il box auto, la cantina, la linea telefonica, il computer, internet, la stampante, libri ed appunti, lettori, attrezzature da giardino.
Inutile poi parlare degli studi professionali e degli uffici di cui si è già parlato. Ma l'evoluzione del co-working potrebbe essere quella di massimizzare l'utilizzo delle attrezzature e degli spazi ad uso industriale: condividere l'officina, le linee di produzione, il reparto è cosa fattibile? Da studiare anche questo.
Vi sembra triste tutto ciò?
Se in questo momento la condivisione potrebbe essere dettata da un'esigenza che si può battezzare in fondo come "triste", in futuro la condivisione potrebbe essere vista come l'occasione per tagliare gli sprechi e per aumentare le risorse a disposizione di tutti.
E potrebbe essere anche una nuovissima un'occasione di business.
Il cambiamento culturale è alle porte.
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