"Thermotoga neapolitana": è questo il nome del batterio scoperto dai ricercatori del CNR di Pozzuoli. Il batterio, ritrovato in una pozza vulcanica sul litorale flegreo e che vive a temperature altissime, è in grado di "mangiare in rifiuti" trasformandoli in energia! In che modo?
Il batterio sarebbe in grado di trasformare il glucosio presente nei rifiuti in idrogeno. L'idrogeno prodotto in un apposito impianto a biomasse si trasformerebbe in energia utilizzabile. Proprio nel CNR esiste un piccolo impianto prototipo da un litro in grado di alimentare piccole utenze, batterie, lampadine, cellulari.
E proprio sul territorio napoletano, purtroppo a corto di risorse spendibili in ricerca pur avendo ottimi centri e grazie all'utilizzo di fondi europei, è avvenuta la scoperta che potrebbe risolvere il gravoso problema dello smaltimento dei rifiuti ed in più continuare la ricerca e le scoperte nel campo delle energie alternative di cui avremo bisogno sempre di più nei prossimi anni.
Una scoperta insomma che farebbe davvero molto bene all'ambiente, all'uomo ed anche all'economia.
L'ennesima dimostrazione che la ricerca va incentivata (immaginiamo anche a quella in campo medico) e che deve diventare una priorità "assoluta" per tutti, politici in primis. La ricerca è benessere, crescità civile e ricchezza.
Non è la solita retorica populista o la solita sterile ripetizione, è una realtà assoluta, un'emergenza per tutti ed una delle "chiavi" di un successo per ora "nordico".
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