Ma perchè la cucina piace così tanto? In Italia ricorrono sempre più le occasioni per parlare di essa.
Nel 1986 nasce una delle riviste che più facilmente associamo alla cucina ed ai sapori della tavola italiana: il Gambero Rosso. Accanto ad essa ricorre il pensiero della guida Michelin, fra le più grandi serie di pubblicazioni annuali inerenti la gastronomia di alcuni paesi europei. Tour enogastronomici? Niente di più rilassante, a mio avviso.
Essere un ristorante citato nell'uno o nell'altra parte rappresenta un indubbia occasione di prestigio. Senza dubbio uno dei principali obiettivi dei grandi cuochi dei nostri tempi. Ma uscendo da riviste di prestigio non esiste giornale o rivista che non parli di cucina.
E internet? Non è trascurabile il fenomeno dei blogs culinari, testate aggiornate quotidianamente o quasi che suggeriscono le più svariate ricette, arricchiti da fotografie e video davvero invitanti. Un modo per far incontrare persone accomunate da una passione.
E la Tv? Dimentichiamo gli innumerevoli programmi di cucina, spesso concepiti davvero bene, di cui sono disseminate le nostre reti?
Certo per me il fenomeno è tutt'altro che negativo, poichè rappresenta senza dubbio l'espressione di uno dei nostri punti di forza, oltre che l'espressione di una forma d'arte (non solo contemporanea). E rappresenta l'occasione, se si è davvero bravi ed appassionati, di elaborare una qualche forma di business legata al suggerimento, all'elaborazione ed alla distribuzione di idee in cucina ... pensateci bene.
Sempre più negli ultimi anni la cucina è diventato un fenomeno culturale e di costume, molto spesso un vero e proprio aggregatore sociale. Non è più semplice Hobby.
Forse il gran miscuglio di colori, di sapori, di odori rappresenta l'occasione perfetta per esprimere una propria creazione. Una creazione che è in grado di rilassarci ed estrometterci dalle responsabilità e dalla "mancanza di colore" che talvolta ricorre nel quotidiano. Oggi più che mai, un tocco di colore.
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