- documentazione critica del lavoro;
- ricerca del metodo più economico al livello di qualità accettabile e considerando metodologie di lavoro, materiali, attrezzature e condizioni di impiego;
- normalizzazione del metodo scelto e descrizione scritta;
- determinazione del tempo standard;
- addestramento degli operatori addetti allo svolgimento delle operazioni oggetto di studio;
La parte preliminare dell'analisi tempi e metodi, di solito definita come "analisi e semplicaficazione del lavoro" dovrebbe consistere in un'attenta osservazione degli operatori coinvolti nel ciclo di lavoro e dovrebbe essere strutturata in:
1) analisi del procedimento;
2) analisi dei movimenti;
3) analisi dei micromovimenti;
4) critica dei metodi in vigore;
5) proposta di un metodo migliorativo;
6) normalizzazione del metodo e descrizione scritta dello stesso
Di fondamentale importanza la messa per iscritto di ogni proposta migliorativa riguardante i metodi di lavoro, affinchè questi ultimi possano essere normalizzati ed entrare a far parte della cultura aziendale.
L'elenco delle operazioni che caratterizza il metodo migliorato, tecnicamente completo (con appositi riferimenti a documenti e specifiche di progettazione), dovrebbe essere così raccolto nel "ciclo descrittivo", emesso dall'ente Tempi e Metodi.
Stabiliti i nuovi metodi di lavoro, per introdurli nella pratica di lavorazione è necessario addestrare l'operatore, richiedendone la collaborazione e cercando di suscitarne l'interesse, facendo attenzione a superare bene il naturale scetticismo che caratterizza tutte le risorse di fronte a delle proposte di cambiamento. Bisognerà esser bravi a saper dimostrare la convenienza del nuovo metodo.
A mio avviso, inoltre, per far metodo, per conoscere i tempi e quindi il costo di fabbricazione di un prodotto, per produrre cicli e proporre miglioramenti è fondamentale per un bel pò far vita d'officina!
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