Il Vesuvio: il vulcano attivo più pericoloso d'Europa.
Non è mai stato simpatico ai Napoletani, che lo guardano con timore e quasi con fastidio tutti i giorni, all'alba ed al tramonto, quando piove o nevica o quando un temporale si addensa tra il cono principale ed il monte Somma.
Eppure ci convivono da molti anni ed hanno pensato (male) di costruirci sempre più abitazioni e di ingrandire paesi che sono diventati città medio-grandi, senza confini, in un'unica connurbazione sconfinata, pullulante, che ti toglie il fiato quando la osservi dai "dirimpettai" monti Lattari....
Quasi un milione di persone la sera accendono la luce di casa e creano un panorama stupefacente, senza saperlo, dalla loro casa che mai sarà uguale a quella del vicino.
Eppure il vulcanologo Nakada, il più importante vulcanologo giapponese non lascia scampo ad ipotesi benevole: "L'eruzione del Vesuvio è certa. E' un vulcano attivo. Non si sa quando ma gli italiani farebbero meglio a parlarne e ad escogitare un piano d'azione".
Vogliamo dargli torto?
Eppure è difficile capire questo luogo dove tanta gente si accalca alle falde di un vulcano che sembra all'apparenza dormire beato.
Non si spiega il perchè.
Forse quasi a ricercare una terra benevola, mite e fertile. E focosa, contraddittoria nella sua essenza. E proprio per questo, fiabesca.
I Napoletani lo sanno ma non lo dicono...
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