Il primo transistor alimentato solo con la luce: successo della ricerca italiana

Quando ci si mette la ricerca italiana ha molto successo e funziona in maniera onorevole.
In campo medico come in quello tecnologico i risultati non tardano: ecco che dall' Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (il CnrNano), in collaborazione con l’Istituto italiano di tecnologia (Iit), l’Università del Salento e le università di Madrid e di Parigi arriva una scoperta o meglio, la messa a punto, di un transistor alimentato completamente dalla sola luce.

Si tratta di una scoperta che potrebbe aprire le porte alla realizzazione di computer o meglio di circuti logici e dispositivi di elaborazione dati alimentati soltanto o quasi con la luce ed arrivare a scoperte nel campo dell'elettronica di tutto rispetto.

Il transistor alimentato a luce, grazie a particelle dette poliritoni, riesce a restituire in uscita un segnale amplificato di circa 20 volte, segnale che va "a cascata" con altri transistor e da quindi l'input a quello successivo.
In questo modo si arriverebbe a realizzare interi circuiti logici, trasportatori di luce all'interno di semiconduttori, con vantaggi di grossa portata in campo elettronico.
I transistor polaritonici permetterebbero la realizzazione di circuiti fondamentali per la logica dei computer e degli elaboratori dati.
Quando avremo altri risultati? Presto.

E quello che succede quando la ricerca funziona. Un motivo in più per pensare che è questo il miglior investimento per l'Italia che funziona e che ha voglia di fare.