Quali sono attualmente i paesi dai quali la gente se ne va, si allontana per sempre o talvolta scappa?
Quelli da cui si fugge sono paesi che, per una ragione o per l’altra, sono stati incapaci di trattenere i propri cittadini offrendo loro presupposti di vita accettabili. L’Italia, oggi più che mai, ha messo nella condizione i propri giovani di andarsene per cercare lavoro all’estero. Il Bel Paese non è più tanto apprezzato ed il suo popolo sta sempre più diventando migrante.
Prendendo a prestito una parte del post di NonSoloImpresa che parla proprio della migrazione dei nostri ragazzi italiani facendone una sorta di identikit e affermando che sono “in larghissima parte giovani dai 20 ai 40 anni e, sorpresa delle sorprese, soprattutto dalle regioni del Nord, Lombardia e Veneto in primis, seguiti in rapida successione dalle regioni del Centro-Sud i cui abitanti sono forse più radicati sul territorio. Esattamente come cento anni fa. Si lascia un occupazione precaria, un lavoro sottopagato, a tempo, inidoneo a quello per cui si è studiato o che si sa fare bene“.
Ma ovviamente non solo l’Italia perde la propria gente, sono al contrario molti gli Stati che non danno più alla popolazione una speranza di vita serena e felice. La verità è che da tempi immemori i popoli hanno migrato liberamente alla ricerca di zone più idonee alla sopravvivenza, e questo è all’origine del popolamento dei continenti. E’ ormai appurato che l’uomo ha avuto origine nel continente africano ed in seguito, fino ad oggi, si è spostato verso tutte le zone del pianeta popolando il mondo intero.
Possiamo affermare che buona parte dei flussi migratori che traggono la loro origine da paesi in via di sviluppo non si dirige verso i ricchi paesi industrializzati del nord del mondo, ma verso altri paesi in via di sviluppo o tutt’al più verso paesi di recente industrializzazione. E’ qui che si riscontrano le maggiori tensioni.
Utilizzando il termine “nord” per indicare il mondo industrializzato ed il termine “sud” per riferirsi al mondo in via di sviluppo, si può affermare che un terzo dei migranti nel mondo si sposta dal nord al nord, un altro terzo dal sud a sud e il terzo rimanente dal sud al nord. Il flusso di popolazioni africane ed asiatiche, iniziato negli ultimi decenni del 20° secolo, che preme verso i paesi europei, così come in direzione dell’America del Nord e del’Australia, è tuttora presente ed anzi in aumento. La ragione principale di questa migrazione è la ricerca di lavoro.
Un altro flusso molto attivo è quello alimentato da conflitti civili e religiosi verificatisi nel nord Africa, che sta portando migliaia di persone a migrare verso l’Europa. Inoltre, é sempre presente e non dà segnali di diminuzione la migrazione proveniente dalle nazioni più povere dell’Est Europa (zona dell’ex Blocco Sovietico) verso quelle più sviluppate dell’Ovest Europeo.
Abbiamo voluto estrapolare dall’e-book “Eden trova il Tuo Paradiso Terrestre”, la mappa mondiale dei fenomeni migratori. Grazie ad essa è possibile comprendere quali siano oggi i paesi dai quali la gente, per qualche motivo non pienamente soddisfatta, se ne va.
Un fatto molto curioso è che, contrariamente a quanto si pensa, i luoghi da cui si tende maggiormente ad andarsene, sono le isole, proprio quelle isole che nell’immaginario collettivo vengono considerate veri e propri paradisi. Sono molti gli Stati insulari nei quali una percentuali più alta del 40% della popolazione decide di emigrare.
Roberto Stanziani
autore di “Eden trova il Tuo Paradiso Terrestre”
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