Che il mercato immobiliare è in (leggera) risalita è ormai cosa nota. E’ da un po’ di tempo che le riviste di economia, i blog finanziari ed i principali esperti del settore parlano finalmente di una luce in fondo al tunnel “buio” che ha caratterizzato il mercato immobiliare degli ultimi cinque anni.
Ma cosa potrebbe significare tutto questo? Un nuovo slancio
versa il mercato dei mutui? Saranno le banche stesse a rilanciare l’offerta di
mutui ed a variegare le proposte, rendendo appetibili i mutui che fino a poco
tempo fa sembravano una chimera irraggiungibile?
E’ molto probabile che gli istituti finanziari cercheranno
di ampliare la propria offerta e promuovere un prodotto “mutuo” che sia
rivendibile alla più ampia fetta di clienti possibile.
I tassi ormai sempre più bassi ed un euribor praticamente attorno allo zero definiscono un
ottimo periodo per accendere un mutuo.
Ma conviene il fisso o il variabile?
Nonostante la convenienza in termini assoluti, potrebbe
essere il momento giusto per un tasso variabile. Gli analisti credono in una
risalita molto lenta dei tassi e quindi sembrerebbe che il risparmio per i
primi anni sia praticamente assicurato. Ovviamente però un tasso fisso può
sempre essere un salto nel buio soprattutto per le scadenze nulle.
Sembra però prendere sempre di più piede l’ipotesi di una
surroga del mutuo per molti clienti alla ricerca di un risparmio a portata di
mano.
Con la surroga del mutuo in pratica si può “trasportare” il
mutuo da una banca ad un’altra che ci offre condizioni più vantaggiose.
La surroga non ha costi se non viene cambiato l’importo del
mutuo ma si rinegozia eventualmente soltanto l’eventuale durata.
Surrogare il mutuo vuol dire praticamente cambiare il tasso
ed eventualmente la durata del finanziamento.
Con la surroga invece non è possibile variare il debito
residuo: in tal caso allora sarà necessario effettuare una rinegoziazione del
mutuo e di conseguenza ci sarà una variazione dell’ipoteca.
Per chi allora è alla ricerca di un risparmio approfittando
dei tassi bassi potrebbe pensare ad una surroga del mutuo passando ad esempio
da un fisso ad un variabile ed avere la certezza di risparmiare almeno nel
primo periodo cifre anche molto consistenti approfittando di questo periodo
storico.
Chiaramente prima di imbattersi in un’operazione che
potrebbe risultare assai vantaggiosa bisogna sempre riflettere sulla propria
propensione al rischio (un fisso può darci maggiore “sicurezza” sul lungo
periodo a costo di una rata un po’ più alta) e sul nostro orizzonte
finanziario.
Potremmo mai riuscire a racimolare il capitale per
l’estinzione? Potremmo avere in futuro un nuovo mutuo? Qual è il nostro
orizzonte lavorativo e finanziario?
Qualche calcolo in più e una certa lungimiranza aiuteranno
sempre il risparmiatore/investitore ad ottimizzare le proprie finanze e di
conseguenza, sembrerà banale, la propria vita ..